Pensieri giornalieri

Salici verdi

Le glorie effimere del mondo sono come salici verdi che aspirano all’eternità ma sono consumati dal fuoco, cadono sotto la scure, sono travolti dal vento o percossi e attristati dal tempo.

Pensiero del 29 aprile 2015

Questa frase è attribuita alla civiltà azteca. Le parole sono suggestive come lo è quel simbolo del salice verde che invano aspira all’eterno.
Non è male ogni tanto pensare alla fragilità della vita, della gloria, dei successi, delle cose terrene. «Come foglie verdeggianti su un albero frondoso, alcune cadono e altre germogliano, così le generazioni di carne e di sangue, una muore, l’altra nasce», scriveva nel II sec. a. C. un sapiente biblico, il Siracide. Le immagini vegetali ci rappresentano in modo fragrante l’effimero che ci circonda. L’«incartocciarsi della foglia riarsa», come scriveva Montale, è il segno del nostro lento e progressivo dissolverci. I poeti spesso ci fanno provare questo brivido necessario: scriveva l’americana Emily Dickinson:
«Caddero come stelle come stelle
o petali di rosa
quando improvviso in giugno
le tocca il vento».